Il Comitato Civico 3e36 ha incontrato il Commissario Legnini – 04/03/2022

Il 4 marzo 2022 il Commissario Giovanni Legnini ha incontrato in videoconferenza una delegazione del Comitato 3e36, composta dalla presidente Francesca Spada e da alcuni membri del direttivo e del comitato tecnico.

All’incontro, chiesto dal Comitato 3e36 per portare all’attenzione del Commissario alcuni temi ritenuti rilevanti per il territorio amatriciano in questa fase della ricostruzione post sisma, erano presenti, oltre al responsabile dell’ufficio stampa del Commissario, Mario Sensini, anche Francesco Perrone dell’USR e il Sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi.

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In apertura e in attesa del Commissario impegnato in altro incontro, Mario Sensini ha illustrato alcuni dati pubblicati nel recente Rapporto della ricostruzione 2021 dai quali emerge la dimensione del grave danno economico causato dal sisma nel cratere, un danno per un totale di 27 miliardi, dei quali 1 miliardo e 200 milioni per la sola edilizia privata di Amatrice. Qui si sommano le difficoltà comuni a tutto il cratere, come quelle di trovare tecnici e ditte, a quelle dovute alla enorme entità della distruzione presente. Dai dati si evince che a Amatrice sono state presentate circa 800 domande di ricostruzione – delle quali 400 approvate – a fronte di oltre 4000 edifici danneggiati, dei quali 3500 con danno grave e gravissimo; sempre a Amatrice sono stati richiesti contributi per solo 1/3 del danno calcolato, e conclusi 136 cantieri. Tra richieste di contributo e manifestazioni di volontà, risulta coperto quasi tutto il danno accertato (5600 unità immobiliari).Maggiori dettagli si trovano nel Rapporto 2021 sulla ricostruzione post sisma 2016 al link Rapporto2021_03-marzo.pdf.

Sensini ha riferito che è stata rilevata una notevole concentrazione di incarichi tecnici su poche figure. Per due soggetti in particolare si riscontra un numero importante di pratiche, presentate sia ufficialmente sul MUDE come tecnici incaricati, che come semplici manifestazioni di volontà.

Secondo la vigente normativa il contratto sottoscritto dal tecnico dovrebbe essere comunicato all’USR entro 10 giorni dalla data della sua sottoscrizione; poi, dalla data della comunicazione, decorrono i 180 giorni per la presentazione del progetto e della RCR (Richiesta Contributo Ricostruzione). 

Il tecnico, senza un contratto stipulato con il committente, non dovrebbe iniziare la progettazione, come indica anche il codice deontologico professionale. La tendenza sembrerebbe però quella di ritardare l’accettazione, comunicando all’USR l’incarico solo pochissimi giorni prima della presentazione del progetto, così da evitare il superamento del numero massimo di incarichi consentito per professionista. 

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Francesco Perrone, che sta lavorando con il Sindaco per la messa a punto di un piano speciale di azione previsto dall’ordinanza n. 123, e riservato ai Comuni che come Amatrice sono stati colpiti con maggiore gravità dal sisma, illustra lo stato del centro storico di Amatrice, dove in alcune aree, dopo la rimozione delle macerie, non si vedono più le tracce degli spiccati degli edifici. 

Perrone ha ricordato che questa situazione può generare numerosi contenziosi, ed è importante che il Comune svolga l’attività di individuazione dei punti fissi del perimetro degli edifici per stabilire, in contraddittorio con i cittadini, l’esatto posizionamento degli edifici. 

Ad Amatrice centro si sta individuando una prima fase istruttoria preventiva, che consentirà ai progettisti di presentare un progetto architettonico e uno stato di fatto, seguita da una seconda fase della cantierizzazione e individuazione di interferenze con fattori esterni come ad esempio i lavori pubblici. Il programma di presentazione dei decreti e di concessione di contributo andrà quindi in parallelo con la cantierabilità degli aggregati.

Questa problematica riguardante le cantierizzazioni potrà essere evitata nel resto del territorio e nelle Frazioni, salvo particolari circostanze dove si stanno facendo verifiche.

Perrone ha poi presentato una prima versione (riguardante al momento solo Amatrice e le sue frazioni) di un interessante strumento di mappatura che consente di visualizzare gli edifici per i quali è stata presentata la sola manifestazione di volontà e quelli per cui la domanda è già presente sul MUDE. Questo strumento potrà avere molteplici funzioni, come ad esempio quella di evidenziare dalle schede AEDES, quali sono gli edifici agibili e quelli inagibili: interfacciato con la nuova banca dati che sta preparando la Struttura Commissariale, consentirà finalmente ai cittadini di essere direttamente informati sui progressi della loro pratica di ricostruzione mediante l’uso di un’applicazione come ad esempio IO.

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Alla presenza del Commissario Legnini, la presidente del Comitato 3e36 Francesca Spada ha spiegato i motivi della richiesta di incontro.

Dalle comunicazioni che il Comitato 3e36 riceve dal territorio e dagli aderenti, si evidenzia che sono i soliti colli di bottiglia, spesso tra loro interconnessi, percepiti come ostacoli importanti alla partenza del processo di ricostruzione.

Per quanto riguarda i professionisti al lavoro sul territorio, si evidenziano varie criticità: come riscontrato anche dalla struttura commissariale, i tecnici sono pochi e la concentrazione di incarichi rilevante. 

Come prassi comune, i tecnici ritardano la formale accettazione dell’incarico fino a quando il progetto è pronto, evitando così di superare il tetto massimo di incarichi consentiti, ma di fatto non dando riscontro ai cittadini che chiedono lo stato del loro progetto.

D’altra parte, tecnici esterni al territorio che tentano di lavorare alla ricostruzione di Amatrice trovano grosse difficoltà per entrare nel meccanismo procedurale, e in alcuni casi abbandonano incarichi già acquisiti. 

Altro collo di bottiglia è l’assenza di pianificazione del territorio, che si riflette anche sulla questione dei tecnici: da un lato è adottata come “alibi”, per la mancata realizzazione dei progetti, l’assenza della pianificazione delle opere di urbanizzazione; dall’altro, effettivamente chi viene da fuori non ha strumenti per capire come si potrà procedere con la cantierizzazione.

Il Comitato 3e36 aveva riposto molte speranze nello strumento del PSR, sul quale la struttura Commissariale ha molto lavorato: purtroppo nella realtà di Amatrice questo strumento non è mai decollato e non viene sfruttato nemmeno per progettare le cantierizzazioni.

Il PSR di Amatrice Centro è stato presentato ma ancora non è stato approvato dalla Regione e di fatto non è attuativo, lasciando quindi ambiguità sulla possibile interazione dei singoli progetti con il PSR che sarà. 

I PSR per i 4 ambiti delle Frazioni sono già assegnati da tempo ma non si ha alcuna informazione sul loro stato di avanzamento.

Durante un incontro pubblico con il Comune di Amatrice il Comitato ha chiesto come sarebbe stata gestita la partecipazione dei cittadini alla stesura dei PSR. Per risposta è stato fornito l’indirizzo e-mail dei tecnici incaricati, e lasciato all’iniziativa dei singoli cittadini di prendere o meno contatti con i progettisti, senza una organizzazione basata su incontri programmati nel tempo con i vari attori che si confrontino sui problemi e contribuiscano a questo strumento.

Altro argomento che sta scoraggiando molto i cittadini è quello degli attuali costi parametrici e dell’aumento del costo dei materiali, con le ditte che non sono interessate a realizzare i progetti e con progettisti e proprietari che ritardano la presentazione dei progetti già pronti perché temono importanti accolli. 

Approfittando della presenza del Sindaco, il Comitato 3e36 ha poi chiesto anche informazioni su eventuali progetti presentati dall’Amministrazione comunale da finanziare con PNRR, di cui non si ha notizia.

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Il Commissario Legnini ha convenuto che i temi rappresentati dal Comitato Civico 3e36 sono assolutamente fondati e sono gli stessi che la struttura commissariale ha condiviso all’Amministrazione comunale, con la quale ha deciso di essere ancora più presente ad Amatrice per accompagnare e sostenere.
In programma ci sono incontri quindicinali affinché questi colli di bottiglia vengano superati attraverso un confronto costante tra i tre livelli di governo che sono tutti titolari di responsabilità.

La struttura commissariale, riguardo alla partecipazione, ha sempre risposto alle richieste dei cittadini e il Commissario si augura che il Sindaco di Amatrice possa trovare con le associazioni un confronto stabile, cosa auspicabile e necessaria ritenendo che il processo di ricostruzione è molto complesso, e ascoltare i cittadini e rendere le scelte trasparenti rappresenti la risorsa principale, oltre alle procedure e alle risorse finanziarie.

Il Commissario Legnini ha comunicato che la struttura commissariale ha ultimato da poco un lavoro di censimento e ricognizione che ha fornito elementi quantitativi, che ora permettono di affrontare le problematiche oggi presentate avendo in mano dati certi.

Oggi ci sono i numeri che confermano la eccessiva concentrazione di incarichi; c’è ancora un problema di rispetto della privacy per la diffusione di parte delle informazioni, che è in corso di soluzione perché i dati possano essere resi pubblici dalla struttura commissariale nella massima trasparenza.

Dal censimento dei tecnici che hanno manifestato dichiarazioni di volontà per nome e conto, si evince che, ad Amatrice, due tecnici hanno in pectore 150 milioni di progettazione.

Il Commissario ha riferito che si sta ultimando la realizzazione di una nuova piattaforma che conterrà tutti i dati della ricostruzione che, sempre nel rispetto della privacy, saranno accessibili anche ai cittadini per una maggiore trasparenza dell’informazione.

Bisogna mettere il cittadino nelle condizioni di valutare se un dato tecnico di sua fiducia sarà in grado o meno di rispettare dei tempi di consegna del progetto.

Obiettivo della struttura, ha ribadito Legnini, è di mantenere il dialogo con i tecnici e di metterli nella condizione di lavorare.

Il collo di bottiglia dei tecnici va superato con iniziative molteplici, e tra queste anche il mantenimento della scadenza del 30 giugno prevista per i percettori di CAS e assegnatari di SAE, facendo uno sforzo per individuare i cittadini esclusi dall’obbligo perché realmente impossibilitati alla presentazione della domanda.
Entro il 30 giugno sono attese 3 o 4 mila domande.

Il Comitato 3e36 ha suggerito che un possibile incentivo al deposito tempestivo degli incarichi potrebbe essere il non accettare presentazione di documentazione agli uffici da parte di professionisti che non siano stati formalmente incaricati

Il Commissario ha poi riferito che il PSR di Amatrice Centro ancora non viene approvato dalla Regione perché la nuova Amministrazione Comunale ha chiesto di apportare delle modifiche, e che c’è impegno del Sindaco e dell’USR a definire entro pochi giorni la questione. 

Il Commissario ha preso atto che il PSR delle Frazioni è in grave ritardo e il fatto è noto al Sindaco, alla Regione e ai cittadini.  La struttura Commissariale e Sindaco il prossimo 18 marzo incontreranno i progettisti incaricati del PSR perché questo ritardo è ritenuto intollerabile e incomprensibile a distanza di tanto tempo dal conferimento del loro incarico. 

Il Commissario si è rivolto al Sindaco di Amatrice, chiedendogli, nel pieno rispetto della sua autonomia, di avviare da subito una forma di partecipazione dei cittadini, e per avviare la partecipazione è necessaria almeno una bozza di documento.

Riguardo al PSR di Amatrice, Legnini ha riportato che il Comune ha affidato a una società di tecnici l’incarico per il rilievo dei termini e dei confini degli aggregati, e negli ultimi giorni si è iniziato a scoprire i termini che dovranno essere rilevati e documentati con uno schema di verbale di accordo tra pubblico e privato per evitare possibili contenziosi. Lo scopo è individuare quegli aggregati che possono partire, in modo che i progettisti non abbiano più impedimenti oggettivi.
Non può essere considerato impedimento oggettivo da parte dei progettisti privati la presenza o meno delle infrastrutture.

Con il programma di Rigenerazione Urbana Sisma che si sta per varare, si cercherà di approvare gran parte dei sottoservizi delle reti. Questo programma, già discusso con i Sindaci dell’ANCI, avrà la funzione di superare definitivamente la carenza dei sottoservizi in maniera innovativa attraverso un unico appalto, e si farà un accordo quadro come è stato fatto per le scuole: un’unica gara di affidamento lavori diviso per lotti per Comune e gestito dalle centrali di committenza in tempi prefissati.

Il finanziamento dei sottoservizi per le Frazioni di Amatrice che ancora non hanno avuto finanziamento rientrerà per quanto possibile in questo  programma.

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È poi intervenuto il Sindaco Cortellesi affermando che la partecipazione ai PSR è normata e sarà fatta, al riguardo già sono stati incontrati alcuni rappresentanti di due frazioni, e prima o poi tutte le frazioni saranno incontrate. Ha poi assicurato che i sottoservizi saranno tutti realizzati e saranno gli stessi di prima, naturalmente migliorati, e al riguardo ha sollecitato i progettisti a presentare i progetti, e che il Comune sta preparando un elenco di tutti gli edifici i cui progetti possono già essere presentati.

Il Sindaco ha riferito poi di avere dato gli indirizzi e-mail dei progettisti dei PSR affinché chi avesse segnalazioni da fare potesse farlo, e che a suo avviso la cosa migliore sarebbe nominare un rappresentante delle frazioni che colloqui con l’Amministrazione, e al riguardo sta cercando di trovare un interlocutore per ogni frazione.

Il Comitato 3e36 ha quindi fatto presente al Sindaco che sul territorio sono state costituite dopo il sisma le Associazioni dei proprietari che hanno proprio questo scopo e che rappresentano degli interlocutori naturali.

Il Sindaco afferma che il PSR non è strumento urbanistico di pianificazione ma solo di semplificazione, non porterà a stravolgimenti del territorio e le abitazioni saranno rifatte dove erano.

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Il Commissario ha poi confermato che si sta definendo il nuovo prezziario e conseguentemente entro il mese di marzo saranno adeguati i costi parametrici.

Il superbonus garantisce l’eliminazione degli accolli e ora sta tornando operativo per tutti gli edifici inagibili del cratere per i quali è stato prorogato a fine 2025, data che probabilmente non avrà ulteriore proroga.

Proprio per questo si deve spingere tutti ad accelerare la ricostruzione, non si può rischiare di fare perdere ai cittadini questa opportunità fortemente voluta dalla struttura commissariale.

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In risposta alla richiesta del Comitato 3e36 il Sindaco ha riferito che per i PNRR ordinari 15 progetti sono stati presentati, ricordandosi in particolare di quelli sulla rigenerazione dell’ex depuratore, sul bypass del centro storico e sull’ampliamento del campo sportivo.

Il Commissario Legnini ha ricordato le voci principali del fondo complementare al PNRR, cioè risorse per strade, infrastrutture, digitalizzazione, le misure riservate alle imprese, comunità energetiche e fonti rinnovabile, e su questo ultimo il Commissario ha suggerito di stimolare i Comitati a partecipare alla progettazione.

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Il Comitato 3e36 ha infine chiesto chiarimenti su un evento di cui è a conoscenza che riguarda la sanità, e cioè che da alcuni mesi è stata messa a disposizione del Comune una cospicua donazione specificamente indirizzata alla telemedicina, e non si sa se sia stata utilizzata.

Il Sindaco ha riferito che il PASS è in procinto di spostamento, l’Ospedale sta andando avanti, e sul finanziamento per la telemedicina non gli risulta nessun fondo.

A sua conoscenza ci sono due donazioni da 100.000 Euro ciascuna che dovrebbero servire a realizzare un’opera completa, e una importante donazione di Intesa San Paolo per finanziare quasi in toto la ricostruzione della Chiesa di San Francesco. 

Il Commissario ha riferito che una donazione di cui lui è a conoscenza esiste, ammonta a circa 400.000 Euro e riguarda il PASS, tramite Regione e USR.

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Il Commissario si è poi rivolto al Sindaco di Amatrice per chiedergli di programmare a maggio ad Amatrice, su PSR, opere pubbliche, sottoservizi, fondo complementare e altri temi discussi stasera, un evento con tutti i Comitati e le Associazioni dei proprietari per fare il punto sulla ricostruzione.

Mario Sensini ha ricordato che la struttura Commissariale ha un accordo e una convenzione in atto con Cittadinanzattiva ed ActionAid! per facilitare la partecipazione dei cittadini di Amatrice al PSR.
Queste organizzazioni sono strutturate e possono garantire un migliore capacità di ascolto sul territorio e coinvolgere i Comitati, le associazioni e i cittadini di Amatrice.

Il Comitato 3e36 ha convenuto sul suggerimento di Sensini chiedendo che la partecipazione sia non sporadica e arbitraria, ma strutturata come prevede la legge,  che si avvalga dei facilitatori, sia aperta a Comitati Civici, Associazioni dei proprietari e cittadini, e che ci sia un calendario di incontri pubblici programmato in modo che chi desidera partecipare possa realmente farlo.


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Gli aggregati volontari al 100% possono partire subito

In seguito ai recenti incontri che il Comitato Civico 3e36 ha avuto con l’USR Lazio (Colloqui Amatriciani del 27/02/2021) e con il Comune di Amatrice (presentazione del PSR di Amatrice centro del 06/03/2021) sono stati forniti chiarimenti su quanto già in passato portato dal Comitato 3e36 all’attenzione degli Uffici Comunali e dell’USR sulla prassi finora adottata per l’approvazione degli Aggregati nel territorio di Amatrice e la conseguente Costituzione dei relativi Consorzi.

La normativa prevede che, in assenza del provvedimento comunale di perimetrazione dell’Aggregato, ai sensi dell’art.16 dell’ordinanza 19, i proprietari degli immobili danneggiati possono costituirsi in Consorzio volontario, purché questo rappresentanti il 100% della superficie dell’aggregato medesimo.

Gli Aggregati volontari sottoscritti dal 100% dei proprietari consentono quindi l’immediata costituzione di Consorzi volontari con il 100% dei proprietari, e la successiva presentazione della domanda di contributo direttamente all’USR, senza il passaggio preventivo presso il Consiglio Comunale.

Nel 2017 era invece stata introdotta dal Comune di Amatrice una prassi secondo la quale la proposta di Aggregato volontario, anche qualora sottoscritta dal 100% dei proprietari, andava comunque presentata al Comune e all’USR tramite la compilazione del modulo “Proposta volontaria di individuazione degli Aggregati edilizi”, per essere approvata mediante delibera del Consiglio Comunale come Aggregato perimetrato obbligatorio.

Il Comune ora chiarisce definitivamente che un Aggregato presentato dal 100% dei proprietari può direttamente costituirsi in Consorzio volontario, nominare un progettista e presentare il progetto sul MUDE senza attendere l’approvazione da parte del Consiglio Comunale.

Pertanto i soggetti proponenti aggregati volontari (situati sia nelle frazioni da tempo deperimetrate, sia nelle frazioni per le quali è stata richiesta recentemente la deperimetrazione), sottoscritti dal 100% dei proprietari e depositati presso gli Uffici Comunali, possono procedere direttamente alla costituzione del Consorzio volontario senza attendere l’approvazione da parte del Consiglio Comunale

Il Comitato Civico 3e36, al fine di accelerare la partenza dei Consorzi volontari e la ricostruzione, chiede al Comune di dare ampia informazione a tecnici e Cittadini pubblicando nellAlbo Pretorio apposito Avviso e anche mediante comunicazione ufficiale all’indirizzo di quanti sono ancora in attesa di approvazione degli Aggregati volontari al 100%.

Comitato Civico 3e36

Scarica il testo della lettera protocollata inviata al Comune di Amatrice

Proseguono i Colloqui Amatriciani sul tema della ricostruzione – Incontriamo il sindaco di Amatrice Antonio Fontanella e Francesco Perrone dell’USR Lazio per parlare di PSR

Invitiamo i cittadini di Amatrice e delle sue frazioni a partecipare con noi all’incontro organizzato con il sindaco di Amatrice, Antonio Fontanella, e il dottor Francesco Perrone, dirigente dell’area Ricostruzione Privata dell’USR Lazio

MERCOLEDÌ 30 DICEMBRE ALLE ORE 18:00

Amatrice Partecipa.
Il Programma Straordinario di Ricostruzione di Amatrice e delle frazioni

Le ultime ordinanze commissariali, compresa la recentissima ordinanza 111, mettono a disposizione di Comuni e cittadini nuovi strumenti per arrivare finalmente alla ricostruzione dei borghi distrutti dal sisma del 2016.

Parleremo con i nostri ospiti di come saranno concepiti i Programmi Straordinari di Ricostruzione di Amatrice e frazioni.

Quali sono le criticità urbanistiche, economiche, sociali a cui far fronte?
Quali modalità di coinvolgimento della popolazione saranno messe in campo?
Quali risorse, quali tempi?

I cittadini interessati a partecipare possono iscriversi all’incontro, che avverrà in modalità telematica, entro la mattina di mercoledì compilando il modulo online, mediante il quale sarà possibile anche proporre delle domande per i nostri ospiti.
La piattaforma può ospitare un massimo di 100 partecipanti, quindi il criterio di accesso sarà quello cronologico di ricezione della domanda di partecipazione.

Il Comitato 3e36 prosegue il suo impegno per portare avanti informazione, confronto e discussione sui temi legati al terremoto e alla ricostruzione.

Vi aspettiamo mercoledì prossimo.

Le novità per la ricostruzione privata introdotte con l’Ordinanza 100

RESOCONTO DELL’INCONTRO SULLA ORDINANZA COMMISSARIALE N. 100
Stanza delle videoconferenze dell’Ufficio Stampa del Commissario Legnini
26 maggio 2020, ore 21.00

Lo scorso 26 maggio il Comitato Civico 3e36 ha preso parte alla riunione, aperta ai Comitati e Associazioni dei territori colpiti dal sisma, con Mario Sensini, addetto stampa del Commissario Legnini, che aveva l’obiettivo di diffondere in modo chiaro ai cittadini terremotati, per tramite di Comitati e Associazioni, i cambiamenti derivanti dalle nuove norme tese alla semplificazione ed accelerazione della ricostruzione privata, con riferimento in particolare alla recente Ordinanza Commissariale n. 100.

Sensini porta a tutti i presenti i saluti del commissario Legnini, uniti ai ringraziamenti per i contributi forniti nella messa a punto della Ordinanza n.100; poi presenta Paolo Bartoloni e Letizia di Tommaso che collaborano all’ufficio stampa della struttura Commissariale e riferisce che nei prossimi giorni sarà pubblicato un rapporto, commissionato a Invitalia, per capire cosa è stato fatto dal 14 febbraio, data di incarico del Commissario, e cosa resta ancora da fare.

Tra le azioni finora intraprese il capo ufficio stampa evidenzia il rafforzamento e il completamento dello staff della Struttura Commissariale, sottolineando la scelta di rafforzarne la presenza femminile mediante la chiamata di:

  • Claudiana Di Nardo – nuovo Direttore Generale della struttura del Commissariale
  • Francesca Pazzaglia – dirigente per la ricostruzione che coordina tutte le attività relative alla ricostruzione pubblica e privata
  • Patrizia Fratini – responsabile risorse e contabilità
  • Elettra Rinaldi – capo della Segreteria particolare del Commissario.

Sensini ricorda che la recente Ordinanza n. 100 viene definita dal Commissario “la madre di tutte le ordinanze” e rappresenta una svolta radicale sulle modalità con cui i cittadini possono ottenere i contributi per la ricostruzioni/riparazione degli immobili danneggiati dal sisma.
I cittadini finora, a causa di un percorso burocratico non certo agile e di figure tecniche che, a volte, non sono state in grado di seguirne gli sviluppi, hanno spesso perso il controllo delle loro pratiche, non riuscendo a determinare i motivi dei ritardi e degli stalli, e lo specifico ufficio in cui tale impasse è avvenuta.

Un primo rimedio a tali inconvenienti passa attraverso la diffusione di una corretta informazione, magari mediante la costituzione una “comunità della ricostruzione” che consenta di imboccare speditamente la giusta via mediante lo scambio di buone prassi.

A questo proposito, l’ufficio stampa sottolinea come l’Ordinanza n.100 sia la prima a essere accompagnata da una relazione illustrativa e da schede sintetiche (principalmente destinate ai tecnici) di facile lettura che ne spiegano punto per punto i contenuti.

Nei prossimi giorni sarà inoltre diffuso un volantino che in modo molto semplice illustrerà i contenuti dell’Ordinanza 100 e le novità rispetto alla precedente normativa.
Altra azione intrapresa dal Commissario è la revisione, prevista per il mese di giugno, della vecchia Ordinanza n.12 (relativa ai professionisti incaricati della progettazione): sono previste delle maggiorazioni nelle tariffe e definiti nuovi compiti e responsabilità legate alla presentazione dei progetti così come normata dall’Ordinanza n. 100.

Dopo queste premesse, Sensini procede illustrando le schede informative dell’ordinanza n. 100 e apre la discussione sulle problematiche incontrate dai presenti nella lettura della Ordinanza e alla richiesta di eventuali chiarimenti.

La nuova procedura per ottenere i contributi pubblici per la ricostruzione privata sarà applicata per tutti gli immobili danneggiati dal sisma e prevede un tempo certo per tutti i passaggi del procedimento, stabilendo con precisione i compiti di ciascun attore della ricostruzione:

  • Professionisti – asseverano la conformità del progetto e mediante un foglio di calcolo standard elaborano il contributo concedibile che viene così stabilito al momento della presentazione della domanda. L’importo del progetto presentato dal professionista generalmente dovrebbe essere completamente coperto dal contributo concedibile ma nel caso di progetti più costosi sarà necessario un accollo da parte dei proprietari per l’importo eccedente. Si stanno predisponendo nuovi strumenti per integrare il contributo (sismabonus e ecobonus) che potranno sgravare i proprietari da quote che altrimenti rimarrebbero a loro carico. Restano naturalmente a carico dei proprietari tutte le ulteriori migliorie che gli stessi decidessero di fare nei loro immobili;
  • USR – eseguono controlli a campione preventivi (20%) e successivi (20%) alla concessione del contributo. Valutano se chi presenta la domanda ne ha titolo e gli aspetti di legittimità. L’USR ha un periodo di 60 giorni dalla presentazione della domanda per deliberare il suo contributo, trascorso il quale vale la regola del silenzio-assenso;
  • Comuni – accertano le conformità del progetto e con la regola del silenzio-assenso hanno 30 giorni per esprimere il loro parere.
  • Conferenza regionale – Il parere della Conferenza per le autorizzazioni è limitato a una trentina specifiche fattispecie relative per lo più a situazioni di ricostruzione vincolata. La autorizzazione paesaggistica non è necessaria nel caso di progetti di ricostruzione che riproducono lo stato originario dell’immobile.

L’ordinanza n. 100 si applica a tutti i progetti di ricostruzione (danni lievi e danni gravi che prevedono demolizione e ricostruzione) con un limite di importo lavori pari a Euro:

  • 600.000 – per edifici singoli con danni lievi
  • 2.000.000 – per edifici singoli con danni gravi
  • 7.500.000 – per interventi unitari negli aggregati (75% della ricostruzione privata)

Sono escluse le delocalizzazioni obbligatorie o volontarie e quando si costruisce una nuova costruzione o si ricostruisce con un ampliamento della volumetria rispetto all’esistente (permesso di costruire).
Ai tecnici viene chiesto di certificare la legittimità dell’edificio che si intende ricostruire. I comuni adempiono entro 30 giorni all’accertamento di legittimità e all’eventuale presenza di abusi e/o vincoli urbanistici.

Francesca Pazzaglia sottolinea che nel caso particolare di mancanza di titolo edilizio (ad esempio archivio comunale distrutto dal sisma) il professionista certifica che non viene aumentata la volumetria dell’edificio preesistente, ma in questo caso bisogna passare per la Conferenza Regionale.

Con i professionisti si stanno definendo le nuove maggiorazioni, cumolo di incarichi, contemporaneità degli incarichi e loro importo massimo. La legge impone dei tetti massimi e i compensi devono essere graduati in relazione all’importo ed alla complessità del progetto.

Le tariffe professionali che saranno approvate nella prossima revisione della ordinanza 12 saranno valide a partire dal 25 Maggio con un incentivo per i professionisti che si occuperanno di asseverare la legittimità degli edifici e il loro contributo.
Le nuove responsabilità di certificazione ricadenti sui tecnici in base all’ Ordinanza n. 100 hanno di fatto creato in questa categoria perplessità e malumori: si teme, fra l’altro, che i controlli compiuti ex post possano determinare problemi al momento del saldo dei SAL. A questo proposito, l’ufficio stampa rassicura tale categoria confermando la disponibilità degli USR di seguire e consigliare tecnici e progettisti in merito a eventuali criticità.

Il controllo preventivo verifica se la pratica necessita di regolarizzazione, quello successivo sarà un momento nel quale anche in presenza di errori fatti in buona fede prima del saldo della pratica si potranno rettificare le difformità. L’Ordinanza 100 prevede infatti che prima della fine dei lavori possano essere regolarizzate tutte le modifiche avvenute durante i lavori fino alle categorie che rientrano nella tipologia lavori straordinari. Ad esempio, nelle ristrutturazioni, se in corso d’opera è stato necessario cambiare tipologia di intervento con modifiche ascrivibili alla manutenzione straordinaria, tali modifiche non sono considerate difformità.

Alcuni dei presenti chiedono spiegazioni sulla applicazione di sismabonus e ecobonus.

Viene chiarito che con l’Ordinanza n. 60 veniva consentita la cumulabilità delle due misure applicabili solo alle prime case. Il procedimento del nuovo super sismabonus e del nuovo super ecobonus (in prossima approvazione col Decreto Rilancio) vede variate le sole percentuali di finanziamento a credito di imposta che passano al 110%. Nei prossimi giorni il Commissario Legnini farà una audizione alla Commissione Bilancio della Camera dove chiederà di arrivare a un sismabonus e un ecobonus di cratere con aumento dell’importo, estensione alle seconde case ed estensione dei tempi di validità delle richieste.

Vengono chiesti chiarimenti sulla possibile applicazione della Ordinanza n. 100 nelle aree soggette a perimetrazioni, o se queste ne saranno escluse.
Viene specificato che attualmente le aree perimetrate restano in attesa della approvazione dei PUA e non potranno utilizzare l’Ordinanza n.100. Perimetrazioni, deperimetrazioni e nuovi Programmi di Ricostruzione sono temi che la struttura Commissariale ha intenzione di trattare al più presto, perché consapevole che solo risolvendo al più presto tali questioni la ricostruzione delle località più distrutte come Montegallo, Accumoli, Amatrice e tutte quelle contenute nell’apposito elenco sarà possibile. Come coniugare questi strumenti con le attuali normative è uno dei temi fondamentali e prossimamente sarà emanata l’Ordinanza Commissariale sulle linee guida dei Programmi di Ricostruzione.

Viene chiesto cosa accade in caso di richiesta di restituzione del contributo per difformità del progetto.
Viene chiarito che il contributo viene concesso al proprietario dell’immobile ma il professionista, al momento della sottoscrizione del contratto, si assume la responsabilità dello svolgimento dell’incarico. Nel caso di comportamento non conforme il proprietario potrà fare rivalsa nei confronti del progettista che non ha eseguito scrupolosamente i lavori, ma è suggerito comunque al proprietario di vigilare nel corso dei lavori.

Viene chiesto cosa accada alla ditta che esegue i lavori se viene contestata all’ultimo pagamento.
Viene risposto che se le opere contestate, eseguite su incarico del committente, non erano ammissibili a contributo, queste sono disciplinate da un rapporto privatistico tra ditta e committente.

Ci sono ancora una serie di aspetti non esplorati e non risolti per i quali l’attuale Struttura Commissariale prende l’impegno di una loro imminente trattazione:

  • Collabenti all’interno dei centri storici
  • L4 presenti all’interno degli aggregati
  • Riparto del contributo nei condomini
  • Edifici vincolati nei centri storici
  • Definizione importi delle opere
  • Delocalizzazione
  • Delocalizzazione delle stalle
  • Murature a sacco

Pazzaglia pone in risalto le problematiche degli Aggregati Edilizi che sono tema molto complesso e sono la massa critica di questa ricostruzione, e ritiene che ci sarà tempo e modo per adeguare la relativa normativa. L’unico strumento introdotto dalla Ordinanza n. 19 è quello di potere utilizzare parte del contributo delle unità strutturali confinanti per poter almeno ripristinare l’ossatura degli edifici collabenti e quindi la continuità dell’aggregato.

Viene chiesto se è possibile cambiare il livello operativo di danno.

Viene chiarito che il livello operativo, definito con gli uffici speciali, è una facoltà alla quale può ricorrere il professionista e una volta definito non può essere più cambiato; è bene dunque che il professionista, al momento della presentazione del progetto, lo concordi/accerti definitivamente con l’ufficio.

Sensini informa che l’8 giugno sarà convocata a Civitella del Tronto la prima conferenza permanente per approvazione del PUA, passaggio importante perché in questa sede le Associazioni e i Cittadini potranno spendere la loro voce sulle scelte che il Comune fa sul come e sul dove ricostruire.

Le Associazioni dei Proprietari dovranno esprimersi e organizzarsi perché la legge stabilisce che la ricostruzione debba essere partecipata e condivisa, e ci sono Ordinanze che disciplinano la partecipazione con procedure finalizzate alla presentazione di proposte ed osservazioni. Sensini esorta i Comitati a organizzarsi per sfruttare questa opportunità e fare informazione sul territorio per rendere consapevoli i cittadini dei loro diritti.

Sensini infine propone la istituzione di una banca dati dove condividere anche con il contributo dei Comitati e delle Associazioni le migliori pratiche di ricostruzione in atto nei vari Comuni per raccogliere le buone esperienze e trovare nuove idee.

La riunione si chiude alle ore 23:15.

Comitato Civico 3e36

Sabato 14 ottobre 2017 – Colloqui Amatriciani, incontro con Walter Salvatore, docente di Ingegneria Sismica

“Dov’era e com’era”…
Ma esistono le tecniche per ricostruire in sicurezza le nostre case e i nostri borghi dov’erano e com’erano?
Qual è la tecnologia ideale per costruire in zona sismica?

Posso fidarmi del miglioramento sismico?
La normativa vigente prevede parametri di sicurezza sufficienti per gli edifici di nuova progettazione?
Insomma, le nostre case saranno davvero affidabili dopo la ricostruzione?

Legno, acciaio, cemento armato… in questi mesi ne abbiamo sentite tante, ma abbiamo davvero le idee chiare?

Sabato 14 ottobre 2017 ore 10:30

Pietra? Cemento? Acciaio? Legno…
Purché non caschi più!

incontro con WALTER SALVATORE
Docente di Ingegneria Sismica, Università di Pisa

Walter Salvatore è ordinario di Tecnica delle Costruzioni presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale
dell’Universià di Pisa di cui è attualmente prorettore, ed è titolare del corso Costruzioni in zona sismica.
Ha partecipato a progetti di ricerca a livello nazionale e internazionale ed è autore di numerose pubblicazioni scientifiche nell’ambito delle tematiche relative alla progettazione sismica.

L’incontro avrà luogo presso il Villaggio Lo Scoiattolo, Loc. Ponte a Tre Occhi, Amatrice

Il Comitato scrive a Zingaretti: estensione della microzonazione a tutte le frazioni

Durante l’incontro con i cittadini dello scorso 11 luglio, con il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti abbiamo discusso tra l’altro di microzonazione sismica di terzo livello per il territorio di Amatrice e frazioni.

L’importanza degli studi di microzonazione ci è stata ampiamente illustrata da due esperti dell’INGV, ma anche Zingaretti stesso ne aveva riconosciuto la propedeuticità ad una ricostruzione sicura.

Il territorio amatriciano non è stato uniformemente coperto: sono stati effettuati in tutto solo 18 sondaggi (i cui risultati dovrebbero essere diffusi a breve), che hanno riguardato solo Amatrice città e 15 delle 69 frazioni.

Durante l’incontro dell’11 luglio, il presidente Zingaretti aveva annunciato che gli studi di microzonazione sarebbero stati estesi a tutto il territorio, ma ancora non abbiamo notizia né sentore che qualcosa si stia davvero muovendo!
Per questo abbiamo scritto a Zingaretti, che è anche vice-commissario straordinario alla ricostruzione per il Lazio, per ricordargli l’impegno preso.

Chiediamo che come promesso gli studi di microzonazione di terzo livello siano estesi a tutte le frazioni, così da garantire un livello di conoscenza omogenea del sottosuolo per tutte le porzioni abitate del territorio.

[Testo completo del comunicato ufficiale]

Le nostre proposte di emendamento al DL 8/2017

Su invito della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, il Comitato 3e36 ha elaborato delle proposte di emendamento al DL 8/2017 che è attualmente in fase di conversione in legge alla Camera.

Il documento ufficiale è consultabile qui.

Abbiamo voluto mettere l’accento sulla volontà che sia garantita la partecipazione dei cittadini alla ricostruzione e la concertazione nei piani attuativi, anche e soprattutto nella pianificazione della collocazione degli edifici strategici per la comunità. Per questo motivo abbiamo chiesto che la nuova legge blocchi iniziative già in atto che non siano state prese previa concertazione, in regime di urgenza dubbia, e senza l’esistenza di un masterplan che parta dalla dorsale dei servizi e arrivi a compimento dei progetti, passando per l’assetto definitivo della viabilità.

Abbiamo espresso il nostro sdegno per lo stato disastroso in cui è stato lasciato scivolare il patrimonio storico, e abbiamo chiesto che siano previsti ampliamenti delle task-force del Ministero dei Beni Culturali e delle soprintendenze, e che sia ufficialmente prevista dalla legge la possibilità di avvalersi della collaborazione di privati cittadini di riconosciuta competenza in materia.

Abbiamo chiesto di consentire, in regime di Deroga Urbanistica, sia per i residenti non assegnatari di SAE, che per i proprietari di seconde case inagibili, la possibilità di creare aggregati di manufatti leggeri collocati in idonee località private o a uso collettivo, che dovranno poi essere obbligatoriamente rimossi al termine del periodo di fruizione. Le spese di acquisto delle “casette” sarebbero a carico dei singoli, restando a carico dei comuni solo i costi delle eventuali infrastrutture. L’apporto dei non residenti sarebbe un ottimo volano per la ripresa economica del territorio.

Abbiamo espresso la nostra convinzione che nella ricostruzione, bisogna assolutamente puntare sempre al conseguimento dell’adeguamento sismico invece che al solo miglioramento. L’esperienza di Norcia insegna: abbiamo a che fare con la ricostruzione di edifici ricadenti in zone ad alta sismicità, dove i terremoti possono essere distruttivi, come riconosciuto indirettamente dal fatto che il DL in discussione già prevede contributi finanziari per studi di microzonazione sismica.

Abbiamo richiesto che la legge preveda esplicitamente che qualsiasi operazione di movimentazione delle macerie avvenga previa selezione e separazione dei materiali di interesse architettonico, artistico e simbolico.

Abbiamo infine posto ulteriori richieste in tema di defiscalizzazione che favoriscano le attività economiche, e in materia di contributi concedibili per la ricostruzione da estendersi agli edifici collabenti all’interno di aggregati.