Colloqui amatriciani Comitato Civico 3e36 ha incontrato il Commissario Castelli – 24/03/2023

Pubblichiamo il RESOCONTO dell’assemblea del COMITATO CIVICO 3e36 DEL 24 MARZO 2023 durante la quale hanno incontrato gli aderenti il Commissario Ricostruzione Sisma

Guido Castelli, il Sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi e l’Onorevole Paolo Trancassini.

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ASSEMBLEA DEL COMITATO CIVICO 3e36 DEL 24 MARZO 2023

RESOCONTO DELL’INCONTRO al quale hanno partecipato: Commissario Ricostruzione Sisma

Guido Castelli, Sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi e l’Onorevole Paolo Trancassini

L’Assemblea del Comitato Civico 3e36 che si è svolta su piattaforma Google Meet il 24 marzo, è stata molto partecipata ed in apertura sono intervenuti per primo l’On. Paolo Trancassini, quindi il nuovo Commissario Guido Castelli e il Sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi.

Sono stati affrontati importanti argomenti tra i quali la prossima redazione, da parte del CTS, di un documento con proposte di modifica al Testo Unico che raccoglierà i numerosi suggerimenti arrivati e che lo stesso Commissario Castelli si è detto molto interessato a ricevere. E’ stato deliberato di organizzare a breve una tavola rotonda sulla qualità della ricostruzione di Amatrice.

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La Presidente del Comitato 3e36 Francesca Spada apre la riunione, ringrazia tutti i presenti e saluta l’On. Trancassini collegato alla riunione.

L’On. Trancassini saluta i presenti dicendo che continua a occuparsi delle problematiche dei nostri territori e insieme alla nuova squadra recentemente insediata alla Regione Lazio, collabora attivamente con Il Commissario Castelli, il sottosegretario alla Ricostruzione Lucia Albano e l’Assessore Regionale alla ricostruzione Arch. Rinaldi che ha avuto anche la delega ai lavori pubblici e alla viabilità, aspetto questo ultimo molto importante per le aree sisma. Gli uffici centrali della ricostruzione dovranno essere rivisti, semplificati nelle norme, aumentato il livello della qualità e la creazione di una sezione “Economia” per capire quale possa essere il futuro economico dei territori evitando che le nostre comunità diventino delle Comunità assistite. Per la scuola, molto importante per il futuro dei territori, è stata recentemente approvata una norma da lui presentata che potrebbe contribuire a non fare allontanare le Comunità residenti.

Comunica che lunedì 27 sarà approvato emendamento sul bonus 110 che rimarrà invariato per tutti i Comuni del cratere e forse ampliato anche ai Comuni limitrofi. Ritiene che nella ricostruzione si dovrà agire su tre fronti: Semplificazione alla quale sta lavorando Castelli, Rinforzo degli uffici centrali della ricostruzione elevando il loro livello qualitativo per consentire risposte tempestive a cittadini e tecnici, Economia basata su una prospettiva economica a medio termine perché le aree interne sono una risorsa. Nei PNRR ci sono dei finanziamenti e bisogna fare strategie per avere una economia di vantaggio che consenta convenienza a produrre, lavorare e investire nelle aree interne.

La Presidente del Comitato 3e36 replica che il nostro Comitato sin dal 2016 insiste sul tema della Pianificazione Economica, ma anche Urbanistica, perché senza questa ultima non si può avere una ricostruzione di qualità. Il nostro territorio è abitato da molti proprietari di seconde case che convivono con residenti che necessitano di risorse per sopravvivere. L’economia va curata ma è anche importante curare la bellezza del territorio e della ricostruzione perché non si può parlare di economia di questi luoghi senza il turismo e invogliando anche chi aveva la seconda casa a rimanere sul territorio proponendo un luogo bello almeno come lo era prima.

L’On. Trancassini auspica che la Struttura Commissariale, in accordo con il Commissario, una volta esaurita la ricostruzione, possa diventare un dipartimento delle aree interne, aree che non andrebbero attenzionate solo nell’emergenza se si vuole rilanciarle e ricostruire il tessuto economico e sociale del territorio che c’era 50 anni fa. Le problematiche delle aree interne, di Amatrice e Leonessa ad esempio, non sono quelle delle grandi città; una struttura governativa deve affiancare e seguire questa ripartenza e proiettarla nel tempo. Trancassini dà tutta la sua disponibilità a ricevere eventuali consigli e suggerimenti, si mette a disposizione e saluta i presenti.

La Presidente del Comitato 3e36 ringrazia l’On. Trancassini che lascia la riunione e saluta il Commissario Guido Castelli che nel frattempo si è collegato alla riunione

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Il Commissario Castelli saluta i presenti ricordando che lui e Trancassini al momento del sisma erano Sindaci ed hanno avuto la possibilità di assistere alle evoluzioni della ricostruzione e avere conto delle necessità del territorio; ora hanno l’obbligo di governare e gestire le esigenze della Comunità. Nel biennio del Commissario Legnini si è giustamente operato nel risolvere urgenti incongruenze normative ma va costatato che le cose andavano impostate diversamente già da subito dopo il sisma.

La Ricostruzione Pubblica è in una fase di staticità e deve essere attivata al più presto con soluzioni che devono vedere la struttura commissariale, d’intesa con USR e Regioni, fornire un aiuto ai Comuni costituendo dei gruppi di lavoro per consentire anche ai piccoli Comuni di relazionarsi con le ancora troppe e complesse norme per realizzare le importanti e numerose opere pubbliche già finanziate da tempo.

La Ricostruzione Privata sconta problematiche rese urgenti negli ultimi anni anche dal fatto che il 110 aveva distolto dal cratere molte imprese che poi sono tornate ma hanno trovato difficoltà nel gestire la cessione del credito. Lunedì prossimo sarà rimosso questo stallo e la Comunità sisma 2016 potrebbe forse avere un beneficio dal fatto che lo sconto in fattura e la cessione del credito saranno prerogativa esclusiva o quasi del cratere sisma e si ricreeranno quindi disponibilità all’acquisto dei crediti. Ci sono ora due anni e mezzo di tempo affinché le imprese che operano nelle are del cratere possano attivarsi alla ricostruzione specialmente nelle aree più colpite come Amatrice.

Nel supercantiere di Amatrice l’Ing. Soccodato della Struttura Commissariale, ha lavorato molto affinché la ricostruzione vada avanti tranquillamente con regole precise e le imprese, dopo avere acquisito il cantiere, possano procedere speditamente con i lavori fino alla loro conclusione.

Nei cantieri che richiedono anticipo dei pagamenti del 30% al SAL zero, si riscontra spesso che le imprese con il 70 o 80 % dei lavori eseguiti hanno già incassato il 100% del compenso. Questo meccanismo rischia di fare aprire alle ditte molti cantieri senza poi riuscire a completarne i lavori. L’anticipo del 30% alle imprese va assolutamente rimosso. Servono imprese che iniziano e completino i lavori perché se vogliamo recuperare socialmente ed economicamente le nostre zone, dobbiamo dimostrare che le abbiamo ricostruite bene e anche in sicurezza in modo che le attuali comunità possano essere conservate ma anche ripopolate: questo è l’obiettivo che ci dobbiamo dare. Le famiglie devono vedere nei nostri territori luoghi dove è ideale vivere con standard qualitativi che richiedono anche un supporto pubblico.

La ricostruzione è “una creatura viva” che non consente distrazioni e le norme sulla ricostruzione privata vanno considerate sempre emendabili adattando la norma alle esigenze specifiche. Amatrice è un laboratorio di esigenze particolari e ha bisogno insieme ad Arquata e Accumoli di essere continuamente monitorata.

Chiede al Comitato di continuare a collaborare con lui come ha già fatto con il Commissario Legnini, secondo uno schema di prossimità e disponibilità all’ascolto. Ricorda che avendo fatto il Sindaco ha capito che bisogna sempre saper ascoltare, anche se magari non siamo sempre d’accordo.

La Presidente del Comitato 3e36 fa presente che durante questa riunione si affronterà il problema degli “accolli” e il Comitato 3e36 cercherà di dare al Commissario un contributo propositivo presentando un documento scritto. Chiede se è possibile trovare un’altra occasione d’incontro per porre questioni più nel dettaglio.

Il Commissario Castelli riferisce che è in corso la preparazione di una norma che riguarda il regime transitorio tra situazioni pre nuovo Codice della Ricostruzione Privata e successive attività. Sarà necessario gestire la transizione e bisognerà modulare con esattezza quali saranno le pratiche che beneficeranno, e in che termini, del nuovo regime sicuramente più significativo dal punto di vista della remunerazione. E’ una cosa da gestire con molta attenzione e tutte le proposte ricevute saranno molto utili alla Struttura Commissariale. Ringrazia dei suggerimenti che il Comitato potrà fargli pervenire con un documento e propone di stabilire appena possibile una data per fissare un prossimo incontro, nel quale discutere poi insieme i suggerimenti che sarà possibile portare avanti. La Presidente del Comitato 3e36 ringrazia il Commissario per la sua disponibilità alla partecipazione con la cittadinanza, indispensabile per garantire l’affezione della popolazione, e saluta il Sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi che nel frattempo si è collegato alla riunione chiedendogli cosa pensa di questa transizione.

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Il Sindaco Cortellesi garantisce che il cambiamento in Regione Lazio è stato in meglio perché la precedente Amministrazione ha dato ad Amatrice problemi e un riscontro non sempre positivo. Conosce il nuovo Assessore Rinaldi, persona preparata e ringrazia Castelli. Contrariamente a Legnini, che veniva dopo Farabollini e non poteva che fare meglio di lui, Castelli viene dopo Legnini che comunque qualcosa l’ha fatto ed ha dato una diversa impronta alla ricostruzione. Il nuovo Commissario Castelli ha dato riscontri più che positivi in molte cose dando ascolto al nostro territorio più di quanto facesse il precedente Commissario. Ringrazia ufficialmente Castelli e vede finalmente un cambiamento in positivo sia in Regione sia con il nuovo Commissario.

La Presidente del Comitato 3e36 dichiara il suo compiacimento perché la collaborazione e il colloquio tra le Istituzioni sono la cosa principale, insiste sul fatto che la partecipazione è fondamentale nella ricostruzione e i cittadini devono sentirsi parte attiva. La partecipazione dei cittadini alla ricostruzione è anche un obbligo perché garantita dalla legge. Oggi saranno presentati agli Aderenti spunti sugli aspetti che andrebbero modificati nel Testo Unico. Sarà trattato anche l’altro tema importante che è quello della qualità della ricostruzione. Il Commissario ha citato la sicurezza degli edifici, ad Amatrice quest’aspetto è stato purtroppo anche da lei vissuto di persona: prima di rientrare in una casa vogliamo certezza per i nostri figli.

Il Problema della qualità urbanistica è poi un altro tema sul quale vanno fatti ancora importanti passi in avanti. Invita il Sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi a dare una sua opinione sulla questione della qualità architettonica.

Il Sindaco Cortellesi riferisce prima di tutto che la questione “accolli” è stata risolta. Per quanto riguarda la qualità architettonica di Amatrice con l’O.C n. 42 è stato normato un presidio di qualità per un controllo delle progettazioni di Amatrice Centro che è composto da tecnici dei vari Enti della ricostruzione. Il Sindaco vorrebbe estendere questo presidio anche alle Frazioni e istituire anche un presidio per il controllo dei cantieri, affinché non sfuggano di mano aspetti importanti della ricostruzione.

Un controllo completo di tutto il territorio di Amatrice e Frazioni non è cosa semplice per la sua vastità e anche perché i tecnici sono pochi; al riguardo Il Sindaco rivolge un appello ai tecnici, possibilmente del territorio, affinché offrano la loro disponibilità a rispondere ai bandi del Comune.

La Presidente del Comitato 3e36 offre al Sindaco il contributo di cittadini volenterosi. Il Comitato Civico potrebbe in questo caso fare da tramite e cercare di trovare insieme all’Amministrazione Comunale, qualche maniera per dare un contributo alla qualità della ricostruzione del territorio.

Il Sindaco Cortellesi afferma che collaborare con l’Amministrazione pubblica non è cosa semplice, si potrebbe offrire un contributo spontaneo ma dovrebbe essere normato dagli Uffici Comunali. Ricorda poi che persone non qualificate non possono accedere ai cantieri e bisogna considerare che il professionista realizza pur sempre un’opera intellettuale.

La Presidente del Comitato 3e36 ringrazia il Sindaco Cortellesi che saluta i presenti e lascia la riunione. Viene aperta tra i presenti la discussione sui seguenti argomenti all’ordine del giorno:

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FINANZIAMENTO DELLA RICOSTRUZIONE PRIVATA POST SISMA ‐LETTERA APERTA DEL COMITATO 3e36: “D.L. Cessione Crediti: la fine della ricostruzione post sisma nel Cratere”. Suggerimenti ricevuti e predisposizione della proposta operativa da consegnare al Commissario Castelli.

Tutte le figure Istituzionali presenti alla riunione organizzata dal Comitato, hanno assicurato che l’utilizzo del supebonus 110 con cessione credito e sconto in fattura sarà ripristinato, nelle aree del cratere sisma fino a dicembre 2025.

Da più parti è sottolineato che la ricostruzione del nostro territorio continuerà ben oltre il 2025 e quindi il problema degli accolli dovrà essere al più presto affrontato e risolto in modo strutturale. Anche qualora non dovesse essere prorogato il Superbonus sarebbe in ogni caso urgente trovare soluzioni alternative per evitare accolli importanti in caso di danni gravi.

Sono individuate alcune tipologie di edifici che subiscono più di altri accolli, come ad esempio, quelli di piccola metratura dove, di fatto, il contributo calcolato con i parametri attuali è insufficiente. Aggregati dei centri storici, dove sono presenti queste tipologie di edifici, rischiano di non essere ricostruiti se qualche proprietario non ha possibilità di sostenere per il suo edificio spese di accollo che non fossero più coperte da finanziamento pubblico.

Nel territorio di Amatrice i consorzi oggi sono stati quasi tutti formati ma poi, in fase esecutiva, emergono problematiche che richiederebbero l’attivazione del potere sostitutivo del Comune. In assenza di precise norme attuative da parte della Struttura Commissariale il Comune di Amatrice incontra difficoltà nell’attuazione della norma sul potere sostitutivo come sancita dal DL.189 Errani. Nella normativa del terremoto 2009 dell’Aquila veniva spiegato in modo chiaro come procedere all’individuazione delle figure che potessero sostituirsi per tre anni al proprietario per poi restituirgli l’immobile. Si chiede di presentare al Commissario una proposta per impedire che nei centri storici la ricostruzione di aggregati possa essere bloccata, o addirittura diventi impossibile, qualora al suo interno ci fossero proprietari inerti, irreperibili o defunti.

I centri storici dei nostri borghi non possono permettersi aggregati non ricostruiti o non ricostruiti nella loro interezza.

Alcuni partecipanti riferiscono problematiche incontrate in tal senso con aggregati bloccati per problemi di una piccola minoranza dei proprietari. Viene anche chiesto di avere una statistica sul numero dei casi coinvolti in problematiche simili per valutare meglio la situazione.

Nel corso della riunione non sono state presentate proposte alternative alla normativa del Testo Unico. L’idea è quella di arrivare con l’aiuto del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) ad un documento ragionato ed esaustivo che tenga conto di tutte le osservazioni e le analisi ricevute al fine di presentare al Commissario proposte e suggerimenti alla normativa del Testo Unico.

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RICOSTRUZIONE PUBBLICA DI AMATRICE – “COLLOQUI AMATRICIANI”: Organizzazione di una Tavola Rotonda con i cittadini sul tema: “Qualità architettonica e riconoscimento identitario della popolazione nella ricostruzione di Amatrice”.

Si segnala che purtroppo ad oggi non è reperibile on line, per consultazione, la versione finale del PSR di Amatrice e le relative linee guida, approvata con decreto regionale. Sul presidio di qualità si rileva che il personale andrebbe incentivato a partecipare alle riunioni e spingere su progetti concreti. La SS Picente è purtroppo ancora chiusa e che anche da lì dovrebbe arrivare il cemento per la ricostruzione di Amatrice. La realtà dei fatti, l’immobilismo da un lato e dall’altro progetti calati dal nulla, come quelli delle opere pubbliche che sono trattate in un modo diverso rispetto a quelle private e senza un coordinamento tra ricostruzione pubblica e ricostruzione privata.

Si evidenzia la necessità di coinvolgere, nel dibattito sulla qualità architettonica, cittadini e tecnici di Amatrice, che ben conoscono il territorio: spesso i tecnici che progettano la ricostruzione sia pubblica che privata sono tecnici che prima non conoscevano i nostri territori.

Si segnala che con le nuove norme e l’attuale semplificazione, non ci sono più norme per valutare la qualità architettonica degli interventi soprattutto nei centri storici delle Frazioni. La configurazione esterna degli edifici in alcuni casi viene totalmente manomessa e il Comune non ha più norme per dire che ciò non è possibile. Solo recentemente Regione Lazio e MIC hanno dato parere negativo, ad esempio all’adeguamento igienico sanitario dei pagliai, perché non si può ricostruire un pagliaio travestito da casa. Nelle Frazioni questa assenza di normativa può avere un impatto importante sulla memoria dei loro centri storici.

Anche la pianificazione è poi molto indietro e in alcuni casi neppure il PSR ha dato indicazioni per la delocalizzazione, come ad esempio per alcune abitazioni della Frazione Faizzone, dove i cittadini da tempo aspettano senza avere risposte.

Viene sollevata anche la problematica sul futuro delle aree SAE di Amatrice e Frazioni con la richiesta di un incontro col Commissario su questo tema.

La Presidente del Comitato 3e36 rappresenta la proposta del CTS per organizzare un incontro cittadino con una tavola rotonda sul tema della qualità della ricostruzione che è approvata dell’Assemblea