Parte la rimozione delle macerie private: le nostre richieste al Comune

Lo scorso 13 luglio è stato pubblicato sull’Albo Pretorio del Comune di Amatrice l’Avviso Pubblico n.01 relativo alla gestione delle macerie in Amatrice Centro, Corso Umberto I.

Nell’avviso si legge che “ si provvederà, a partire dal giorno 17 luglio 2017, alla rimozione delle macerie pubbliche e private“ di una serie di edifici, tra cui appunto abitazioni private, che vengono elencati e individuati solo in base alla particella catastale.

La normativa regionale su cui si basa l’avviso indica esplicitamente che il Comune deve definire dei veri e propri Piani di Azione (e non una serie di avvisi a macchia di leopardo), che indichino:

  1. pianificazione dei tratti di strada su cui intervenire
  2. informazione alla popolazione delle zone oggetto degli interventi nei successivi giorni con preavviso di almeno 15 giorni
  3. Attività di rimozione con gestione dei rinvenimenti da parte dei privati
  4. Consuntivazione delle attività svolte a favore dei comuni

Nella forma in cui è stato pubblicato, l’avviso non garantisce il diritto ai proprietari di essere informati degli interventi che stanno per essere effettuati sui loro beni immobili, e di conseguenza mette a rischio il loro diritto a comunicare entro 15 giorni di tempo richieste, e/o di opporsi allo sgombero.

Con una lettera ufficiale inviata oggi al Comune di Amatrice abbiamo posto alcune basilari richieste, perché sia garantito ai cittadini, che già hanno perso tanto, il sacrosanto diritto al recupero dei loro beni affettivi, degli elementi identitari e dei materiali pregiati.

Questo diritto passa attraverso l’indicazione chiara degli edifici che di volta in volta verranno interessati dalla rimozione delle macerie, con numero civico e nome del proprietario risultante al Catasto. Sarebbe inoltre doveroso che il Comune si accertasse che gli avvisi raggiungano personalmente i proprietari interessati, utilizzando tutti i mezzi disponibili per assicurare a questi ultimi il diritto di porre per tempo richieste o opporre diniego: per telefono, per email, per lettera raccomandata.

Chiediamo anche che il Comune metta a disposizione dei cittadini interessati un modulo da compilare e riconsegnare, in cui sia identificato e documentato l’edificio in questione , il materiale che si intende recuperare  e il recapito delle persone che intendono presenziare e partecipare alla procedura di rimozione.
Un referente del Comune, nominato appositamente, deve essere quotidianamente a disposizione del pubblico, con reperibilità anche telefonica in orari chiaramente stabiliti e comunicati.

Abbiamo chiesto inoltre che caso per caso il Comune fornisca per tempo ai cittadini informazioni chiare e dettagliate circa la procedura di rimozione:

  • quali mezzi saranno utilizzati;
  • con quali modalità potrà essere presente il proprietario;
  • in quale fase saranno eventualmente presenti inviati del MiBACT;
  • come sarà comunque assicurata la rimozione selettiva;
  • dove e come avverrà lo stoccaggio del materiale recuperato.

Infine per un elementare dovere di trasparenza abbiamo chiesto che il Comune comunichi tempestivamente alla cittadinanza i dati della ditta aggiudicatrice che effettuerà le operazioni di rimozione delle macerie private.

Qui il testo della lettera ufficiale inviata il 20/7/2017 al Comune di Amatrice, agli altri soggetti istituzionali interessati, e p.c. alla Procura e alla Prefettura di Rieti.

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